Alla Madonna di Collagù in mtb e rientro per Borgo Grotta

Domenica 8 Maggio 2022 – Alla Madonna di Collagù in mtb e rientro per Borgo Grotta.

Oggi il tempo non si spiega come vorremmo. Brevi piogge leggere si alternano a momenti di stasi. Noi intanto carichiamo le mtb sull’auto e partiamo, mal che vada si fa una seconda colazione in collina e si rientra.
Invece per strada la pioggia cessa e noi decidiamo che si va, si parte, e se proprio gira male, saranno un paio d’ore di pioggia.

Parcheggiamo a Soligo, vicino allo spaccio della Latteria Soligo, da via Lino Toffolin risaliamo Via I° Settembre fino a prendere via Croda.
Da via Croda inizia la parte più interessante del percorso di oggi, verso il Santuario della Madonna di Collagù (e rientro per Borgo Grotta).

In breve ci portiamo presso il ponte pedonale sul Soligo (anche qui c’e’ possibilità di parcheggio) che lasciamo alla nostra destra per proseguire su via Croda.
Notevoli le vecchie casette risistemate in questa parte di via Croda. Poco oltre, al bivio dove troviamo il Capitello di Sant’Antonio, si tiene la sinistra, per prendere via Collagù, una sterrata, che per un paio di chilometri si mantiene in leggera salita.

La salita vera inizia all’altezza della Grotta della Beata Vergine Immacolata di Lourdes, una sorta di piccolo calvario di un chilometro circa, che termina alla Busa dell’acqua de Ieto (ieto).
Alla Busa dell’Acqua de Ieto trovate una piccola lama con panchina ed un panorama da Unesco, che da questo momento vi accompagnerà per il resto del giro.

Prima tappa dopo la salita (il calvario) presso Busa dell'acqua de Ieto (ieto) dove si inizia a godere di panorami di un certo livello.
Prima tappa dopo la salita (il calvario) presso Busa dell’acqua de Ieto (ieto) dove si inizia a godere di panorami di un certo livello.

Qui alla Busa de Ieto, quattro divese strade s’incontrano: Via Collagù da cui siamo saliti, Via Collagù che poi procede verso il Santuario della Madonna di Collagù (poche centinaia di metri più avanti), ma anche Via Collagù che scende verso sud, lungo la valle del Rio Patean. La quarta ed ultima strada sale invece decisa verso Col Brià da cui poi si porta anche su in San Gallo… non so il nome, ma potrebbe anche essere Via Collagù. 😀

Dopo qualche foto presso la Busa dell’Acqua de Ieto, dove veramente il panorama è magico, e prima di salire al Santuario, ci consediamo una puntatina a Col Brià, sulla strada per San Gallo. Salitone duro, ad un certo punto tocca scendere e spingere. Dalla sella di Col Brià proviamo a scendere per qualche centinaio di metri, giusto per vedere come sono la sterrata ed il sentiero. Ritorniamo sui nostri passi, per oggi abbiamo in mente di vedere la zona sull’altro lato e nonostante il sentiero sembri interessante, non abbiamo chiaro quanto porti lontano. Lo lasciamo per la prossima volta. Rientrando ci concediamo un paio di foto anche presso la sella di Col Brià, punto panoramico notevole e forse un po meno noto.

Sentiero che da Sella di Col Brià scende verso San Gallo. Noi qui stiamo ritornando sui nostri passi, esploreremo la prossima volta.
Sentiero che da Sella di Col Brià scende verso San Gallo. Noi qui stiamo ritornando sui nostri passi, esploreremo la prossima volta.
Pausa alla Sella di Col Brià, dopo aver esplorato la parte iniziale del sentiero per San Gallo. Panorama sulle Torri di Credazzo.
Pausa alla Sella di Col Brià, dopo aver esplorato la parte iniziale del sentiero per San Gallo. Panorama sulle Torri di Credazzo.

La deviazione ci costa mezz’oretta scarsa, giusto il tempo di avvicinarci all’ora di pranzo. Dalla Busa dell’Acqua de Ieto, proseguendo verso il santuario della Madonna di Collagù, in 200 metri circa incrociamo una piccola frasca, il Ristoro Collagù, dove ci prendiamo cura di un tagliere di ottimi salumi ed uno di formaggi spettacolari, con anche un paio di bicchieri di Prosecco col fondo.

Il Ristoro Collagù, nei pressi del Santuario della Madonna. Punto di sosta ideale per un assaggio dei prodotti locali.
Il Ristoro Collagù, nei pressi del Santuario della Madonna. Punto di sosta ideale per un assaggio dei prodotti locali.
Il Ristoro Collagù è un insieme di panche all'aperto, dove il panorama UNESCO sfama quasi più del cibo.
Il Ristoro Collagù è un insieme di panche all’aperto, dove il panorama UNESCO sfama quasi più del cibo.
Un tagliere di affettati e formaggi accompagnati da un buon prosecco con fondo. Le Rive de Nadal al Ristoro Collagù.
Un tagliere di affettati e formaggi accompagnati da un buon prosecco con fondo. Le Rive de Nadal al Ristoro Collagù.
Panorama UNESCO dal Ristoro Collagù.
Panorama UNESCO dal Ristoro Collagù.

Consigliati anche dal gestore della frasca, partiamo in direzione di Borgo Grotta, minuscolo e caratteristico borghetto addobbato con fiori, piccole creazioni in legno e simpatici oggetti distribuiti ai lati della strada.
L’idea ci piace, non è la strada che si pensava di prendere, ma poco cambia in effetti, anzi allunga di un po il giro e con poco dislivello in salita.

Il Santuario della Madonna di Collagù, visto dal piccolo ristoro.
Il Santuario della Madonna di Collagù, visto dal piccolo ristoro.

Ripartiamo, giriamo intorno al Santuario e proseguiamo sempre dritti sulla stessa strada, Via Collagù, fino a quando la strada stessa curva a sinistra (1 chilometro circa) ed inizia a scendere. Discesa ripida, che parte su sterrato ma diviene presto in cemento e decisamente ripida, inizialmente a bordo vigna ma poi anche attraverso le vigne stesse, a tratti. Freni permettendo, il fondo in cemento è buono e tenendo un ritmo moderato si arriva a Borgo Grotta senza lasciarci la pelle. La sconsiglierei in salita, ma fate voi. 🙂

Scendendo verso Borgo Grotta ci si lancia a capofitto tra le vigne, su fondo in cemento. Con buoni freni, il tutto risulta molto godibile. :-)
Scendendo verso Borgo Grotta ci si lancia a capofitto tra le vigne, su fondo in cemento. Con buoni freni, il tutto risulta molto godibile. 🙂
Breve pausa scendendo verso Borgo Grotta. La stradina scende spesso molto ripida, tra le vigne, per un attimo di pausa sono pochi i tratti quasi pianeggianti.
Breve pausa scendendo verso Borgo Grotta. La stradina scende spesso molto ripida, tra le vigne, per un attimo di pausa sono pochi i tratti quasi pianeggianti.

Borgo Grotta è in effetti piccolo e simpatico, come ce lo aspettavamo. C’è pure la grotta della Madonna di Lourdes (ebbene si, un’altra!) con rappresentazione di Bernadette che prega in ginocchio.
Grotta a parte, il Borgo è un concentrato di tranquillità e genuinità. Da vedere.

Prima di lasciare Borgo Grotta ci fermiamo a far due parole con alcuni residenti, presso l’azienda Agricola Gelmo Longo (se non sbaglio). Gente simpatica, stanno pranzando tra loro ma ci rivolgono subito un saluto e ci offrono un bicchiere di vino. Restiano a chiacchierare per una decina di minuti, chiediamo del posto, chiediamo delle loro galline speciali, e molto gentilmente loro ci rispondono e ci tengono compagnia, perchè il Borgo sono tutti loro che ci abitano, e non finisce alla recinzione di casa. Ci lasciano con una sensazione molto bella, ci sono bei posti e belle persone in giro.

Tracciato del percorso su footpath. 20220508 Madonna di Collagù e Borgo Grotta in mtb.
Tracciato del percorso su footpath. 20220508 Madonna di Collagù e Borgo Grotta in mtb.

Lasciamo infine Borgo Grotta e su asfalto raggiungiamo in breve Farra di Soligo, da dove rientriamo lungo la strada principale che porta a Soligo. Prima della rotonda, presso l’Osteria Cao de Villa conviene svoltare a sinistra per via dei Bert e salire leggermente, tenendosi così ai piedi del colle San Gallo, tracciato più sicuro e più caratteristico.

Anche per oggi è andata, e qualcosa di nuovo abbiamo visto.
Buoni giri!

Tracciato del percorso su footpath. 20220508 Madonna di Collagù e Borgo Grotta in mtb.

Tracciato GPX: 20220508 Madonna di Collagù e Borgo Grotta in mtb.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.