19 e 20 agosto 2009 – Escursione alla cima del Monte Talm e piccolo anello ai Piani di Vas, Rigolato (Udine).
Siamo ospiti per un paio di giorni al Rifugio Chiampizzulon… Che, detta così, ad uno gli verrebbe anche da chiedersi “emmbè?”
… Eh, la fate facile voi, ma quando si è in montagna si sviluppa un certo appetito … Se poi la cuoca ed il cuoco sono molto in gamba e per di più sono tuoi amici, beh … La cosa si complica!
Cene e pranzi divini.
Sonni tranquilli e serate a festeggiare guardando le stelle …
Un po di moto si rende assolutamente necessario!
Do uno sguardo rapido alla cartina e subito l’occhio mi cade sul Monte Talm, non lontano dal Rifugio Chiampizzulon.
Valuto un po la distanza e le condizioni del tempo, e alla fine decido di partire con solo una borraccia d’acqua, senza zaino.
Non è mia usanza lasciar lo zaino in rifugio, ma il Monte Talm mi pare tranquillo, da qui, e quindi parto!
Mi muovo rapido, lasciando spazio solo a qualche foto qua e la, per segnarmi tempi e bivi.
Seguendo il segnavia 228 raggiungo rapidamente la Sella di Talm, da dove lascio il franoso 228 per il sentiero 226a.
Passo quasi subito il piccolo Rifugio Cacciatori di Rigolato e poi punto diretto alla cima del Monte Talm, dove mi aspetta una campana ed un registro di vetta.
Suono la campana e cerco di salutare chi mi aspetta al Chiampizzulon, ma a quanto pare il vento sposta il suono altrove.
Firmo il registro, faccio qualche foto e scambio qualche chiacchiera con un boscaiolo della val Pesarina, che nel giorno libero ha pensato bene di far due passi fin sulla cima del Talm … Fenomenale!
Faccio due conti e vedo che più o meno dal Chiampizzulon alla cima Talm ho impiegato circa un’ora. Bene, mi avanza tempo per scendere sul 226 (invece del 226a) che si affaccia sulla val Pesarina e risalire poi alla Sella di Talm.
All’arrivo mi attende un lauto pranzo ed una buona birra fresca.
Nel pomeriggio tento di star seduto ma no mi riesce, devo andar da qualche altra parte!
Faccio qualche foto nei dintorni del rifugio e poi due passi lungo la sterrata che sale da Rigolato.
Per oggi mi fermo, ma domani … Se mi alzo presto … Se stasera non mangio troppo…
Cena sublime e dormita profonda, ma appena apro gli occhi mi ritrovo davanti una splendida alba, di quelle che ti ricaricano!
Sarebbe il giorno del rientro, dovrei rilassarmi un po al sole, prendere il fresco, … Ma invece decido di uscire di nuovo!
Prendo, anche oggi, solo borraccia e macchina fotografica, ma questa volta scendo invece che salire.
Percorro in discesa quella che è la strada più diretta per salire al Rifugio Chiampizzulon.
Una sterrata piuttosto stretta e malconcia che mi porta verso i Piani di Vas, accessibili direttamente su strada asfaltata da Ludaria di Rigolato (Udine).
Mi godo per un po il tepore dei prati dei Piani di Vas, e poi per la sterrata 227 mi porto verso ovest, in direzione di Casera Campiut.
Da casera Campiut il segnavia 227 passa da sterrata a sentiero ed inizia a salire in modo deciso.
Inizio a sentire un po la fatica, adesso si sale bene, ma non dovrebbe durare ancora molto … Ed infatti, dietro una curva, rieccomi al mitico bivio con il sentiero 228 … Il famoso bivio con panchetta per i più stanchi!
Al bivio approfitto per una pausa fotografica.
Ci sono così tanti fiori che non riesco a smettere di far macro, una dopo l’altra. Una meraviglia!
Mi rimetto in marcia e dopo alcune decine di minuti riavvisto il Rifugio Chiampizzulon sotto di me.
Sono quasi alla fine del piccolo anello.
Arrivato al Rifugio Chiampizzulon mi concedo subito una buona birra fresca, per reintegrare i liquidi, ed un po di relax.
Qui relax significa star seduti a “gambe alte”, con i piedi appoggiati allo steccato, gustandosi il panorama sul maestoso Monte Coglians.
Ottimo, mi sento pronto per un’altro mitico pranzo!
Tra poche ore si rientra, si ritorna tra la gente, il rumore e lo stress … Non ci voglio nemmeno pensare … Per ora siamo ancora qui, fuori dal mondo!
Arrivo al Rifugio Chiampizzulon:
Rifugio Chiampizzulon da Cima Sappada