Lunedì 15 Agosto 2011 – Escursione ai Brent de l’Art (Trichiana).
Come ogni 15 di Agosto da un po di anni a sta parte, si riunisce oggi un’allegra schiera di parenti per l’ormai tradizionale grigliata di Ferragosto.
Da un giorno così ci si aspettano gran chiacchierate, magari un po di sole, ma pure l’ottima grigliata di mezzogiorno.
Ed è poi, nel primo pomeriggio, che, tempo permettendo, si coglie l’occasione per 4 passi in compagnia.
Occasione per dare una spinta alla digestione ma anche per continuare a scambiare qualche chiacchiera con chi non vedi quotidianamente.
Quest’anno la pioggia ci costringe al coperto, negandoci il gusto della tavolata all’aperto.
Ma neanche a farlo apposta, per l’ora della digestione il sole fa capolino, o perlomeno la pioggia cessa e ci lascia uscire all’aperto.
Visto che la grigliata si svolge in zona Passo San Boldo, porta di passaggio tra Treviso e Belluno, di percorsi camminabili a portata di piede ce ne sarebbe più d’uno.
La scelta per quest’anno ricade sui Brent de l’Art, un’area pittoresca poco lontana da Campedei e Sant Antonio.
Avvicinamento in auto (camminare fa bene, ma non esageriamo) fino alla strada che sale verso Signa (da Passo San Boldo, sulla sinistra poco prima di Campedei).
Appena imboccata la strada, da un piccolo borgo in pietra (molto ben restaurato) parte una strada cementata e poi sterrata.
Ne percorriamo una piccola parte, poi parcheggiamo l’auto ed iniziamo con calma lo smaltimento della grigliata.
Prevalentemente in bosco, il sentiero scende senza troppa fretta, su fondo sassoso non troppo compatto (non ci provate in auto, non è proprio indicato).
In 15 minuti circa si arriva a sentire il torrente Art (Ardo) che un bel po più in basso canta allegramente.
Il sentiero segue il corso del torrente per un buon tratto e dopo altri 10 o 15 minuti si arriva al ponte da cui si può ammirare i Brent de l’Art.
Si tratta di una gola stretta, scavata nel tempo dal torrente, che adesso scorre ovviamente sul fondo della gola stessa.
Brent, stando a quanto ho capito, sta proprio a significare gola stretta, con pareti che quasi si toccano.
E’ quel che io da profano avrei definito un canjon … un orrido … insomma qualcosa del genere.
Ieri l’acqua era piuttosto nocciola, viste le piogge cadute fino a poco prima, ma mi riferiscono che solitamente è trasparente e forse in alcuni periodi dell’anno è possibile camminare dentro al torrente, sul fondo della gola (così mi hanno detto, ma io sinceramente ieri un piede non ce l’avrei mai messo!).
C’e’ modo di accedere anche alla parte successiva del torrente, scendendo su sentiero dal paesino di Sant’Antonio Tortal, ed in effetti i Brent de l’Art sono più di uno (se non ho capito male).
Ricordo di aver fatto la camminata da Sant’Antonio Tortal, molti anni fa, ma ora ne ho solo delle vaghe immagini in mente.
Se prossimamente ritorno in zona voglio vedere il resto dei Brent de l’Art, patendo questa volta da Sant’Antonio Tortal.
Dopo le foto di rito ci siamo rimessi in cammino sulla stessa sterrata utilizzata all’andata.
Non abbiamo proseguito oltre il ponte, ma a spanne direi che se avessimo continuato saremmo arrivati proprio a Sant’Antonio Tortal.
Qualche veloce divagazione in bosco, di cui una particolarmente degna di nota: seguendo le direttive di uno che conosce la zona, praticamente fuori sentiero, siamo arrivati ad affacciarci su un piccolo torrente (non so nemmeno se fosse l’Art) ed ammirare alcuni metri sotto di noi una piccola cascata e relativo laghetto.
Ne ho fatto una foto, ma non saprei nemmeno come ritornarci!
Al rientro il sole splendeva come nemmeno ce lo saremmo immaginato alcune ore prima, la digestione aveva quasi finito il suo corso, e qualcuno si apprestava già a far piani per cena!
Per me era sufficiente, ho salutato e sono rincasato piano piano.
Per cena mi sono limitato ad un po’ di frutta … ed una birretta ovviamente!
… c’e’ sempre qualche liquido da reintegrare!